sabato 24 novembre 2007

Francia nel caos: studenti anti-Sarko in azione alla Sorbona



Questo video tratto da Youtube relativo alle proteste degli studenti di Nanterre (la sede distaccata della Sorbona) del 13 novembre, serve ad introdurre la tematica della nuova protesta universitaria inscenata il 23 novembre, venerdi scorso, di fronte ad uno degli ingressi della sede centrale del prestigioso ateneo parigino.
A seguito di questi ultimi scontri tra studenti "Anti-Sarko" e ragazzi che volevano continuare imperterriti a seguire le lezioni, il rettorato della Sorbona e l'Unef, uno dei più celebri ed importanti comitati studenteschi dell'Esagono, hanno concordato di comune accordo l'interruzione delle lezioni e la chiusura di tutti gli uffici almeno fino a lunedi 26 novembre. Questo perchè non era possibile garantire la sicurezza ed il diritto allo studio di chi con questa protesta non voleva avere nulla a che fare. Protesta nata per dare contro al paventato decreto legge presidenziale che vorrebbe dare maggiore autonomia agli atenei francesi, per ridistribuire in maniera maggiormente efficace il gettito del credito a disposizione dei vari rettorati. Per fare ciò, Sarkozy garantirebbe ancora maggiori poteri alla figura del rettore, da eleggere ogni 4 anni, facendogli così assumerebbe i contorni di un vero e proprio "supermanager". La frangia studentesca di estrema sinistra gli contesta questo desiderio di dare una impronta "imprenditoriale" alle università pubbliche, tacciandolo di arrivismo ed accusandolo di essere un razzista capitalista (in riferimento ai mai dimenticati rancori derivanti dagli incidenti nelle banlieues parigine dello scorso settembre). Dopo che l'ottobre nero susseguente alla protesta degli addetti ai trasporti volge oramai al termine (in quel caso la contestazione era avvenuta contro la riforma dei regimi pensionistici speciali, che vedeva coinvolta la categoria), un'ulteriore emergenza non dà pace al nuovo inquilino dell'Eliseo. Tuttavia "Sarko" fa filtrare ottimismo riguardo alla situazione corrente, forte delle mille difficoltà derivategli da una infanzia non certo agiata, e delle precedenti battaglie mediatiche vinte a suon di fatti, anche andando contro l'opinione pubblica. In particolare rimangono famose le dichiarazioni che Sarkozy lanciò proprio riferendosi all'emergenza sorta nelle periferie della capitale, contestando Lilian Thuram, calciatore originario della Guadalupa della nazionale transalpina attualmente in forza al Barcellona. All'epoca pur non essendo ancora Presidente, ma soltanto un insigne membro del partito degaullista, Sarkozy rispose a Thuram, che lo criticava dalle pagine di France Football, dicendogli: "La violenza nelle nostre periferie conosce una sola via per essere placata, cacciare via tutti coloro che non sono rispettorsi e funzionali all'unità del Paese". Dichiarazioni come queste danno l'idea di un Capo di Stato dalla personalità forte, di un uomo capace di essere eclettico nei propri approcci alle problematiche. Difatti "Le President" ha già dato ad intendere ai media francesi di essere pronto a sanare questa ennesima controversia aprendo un dialogo col fronte studentesco più intransigente ragionando su basi d'accordo più larghe, a patto che a prevalere sia il buon senso.

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